1° Incontro del corso "Lo Sport che Cura"
Un corso per educare all'inclusione attraverso lo Sport in ambiente naturale
L'accogliente sede dell'Istituto s. Maria (v.le Manzoni 5, Roma) è stata la degna cornice al corso di formazione organizzato dalla Commissione Sport e marginalità sul tema "Lo sport che cura" che ha iniziato i suoi incontri sabato 22 febbraio.
A partire dalle
ore 10 e fino alle 13 si è parlato di uno sport diverso da quello che
solitamente risalta dalle cronache quotidiane, quello che rispetta i suoi
valori originari applicandoli allo"sport per tutti" nella sua
accezione più nobile, quella per gli emarginati o, come direbbe papa Francesco,
per gli scartati dalla società. Nella fattispecie si è affrontato il discorso
dello sport come terapia di persone psicologicamente deboli, e lo si è fatto
con tre psichiatri di fama e di cuore: Mauro Raffaeli, presidente della
Commissione organizzatrice e dirigente dell'Unità
Organizzativa di Riabilitazione Sportiva e Tecniche Innovative della ASL Rm1
nonché referente psichiatrico nella Commissione sullo sport del Ministero della
Salute, Paolo Di Benedetto dirigente del Dipartimento di Salute mentale della Asl
di Rieti ed Enrico Rosini, professore all'Università Sapienza 1 dove è vicedirettore
del Corso di laurea Tecnici della riabilitazione psichiatrica.
Gianluca Lombardi d'Aquino della Commissione Sport e
marginalità ha introdotto i lavori ricordando alcune peculiarità della Carta dei valori vincenti della
Commissione, tra cui l'essere stata scritta con l'aiuto di alcuni utenti del
Centro diurno che Mauro Raffaeli dirige e il suo rivolgersi alla persona nella
sua totalità.
E' stata una lezione
ricca di stimoli per tutti, perché non è frequente sentire parlare di stigma,
di come riconoscerlo, dell'utilità di una rete comunitaria pronta ad accogliere
le persone più deboli anche attraverso lo sport. Un'esperienza quest'ultima che
aggrega e permette di far recuperare comportamenti in una logica che il gruppo
capisce e può assorbire. Un partecipante al corso ha potuto esporre il caso di
un suo allievo autistico trovando risposte adeguate da parte degli esperti. Il dott. Di Benedetto ha inoltre iniziato la
sua esposizione sull'utilizzo e il significato della camminata in montagna per
persone problematiche dal punto di vista psicologico. Il camminare, ha spiegato
partendo da riferimenti letterari (dalla citazione de L'ascesa al monte Ventoso del Petrarca) e artistici (mostrando la Gradiva, il bassorilievo del IV sec a.C.
conservato ai Musei Vaticani), ha una dimensione umana e una spirituale che
rende ogni escursione in montagna fortemente trasformativa per chi la pratica.
Nel prossimo appuntamento del 29 febbraio l'argomento verrà approfondito e
concluso. Anche la biochimica delle emozioni, che si rispecchia nell'attività
sportiva, verrà illustrata nel secondo sabato di lezione.
- 24/02/2020